Fondazione Luigi Micheletti

Centro di ricerca sull'età contemporanea

Collezioni

Il Musil - Museo dell'Industria e del Lavoro di Brescia è un progetto promosso inizialmente dalla Fondazione Luigi Micheletti, attraverso una lunga gestazione iniziata dagli anni Ottanta e perseguita con le prime collezioni all'inizio degli anni Novanta del Novecento (il primo reperto è stato acquisito da Luigi Micheletti il 5 settembre 1989). Oggi nei depositi del museo sono stoccate ed immagazzinate oltre 2.500 tra macchine, apparecchiature, strumentazioni e vari oggetti della civiltà industriale che occupano complessivamente circa 2.000 metri quadrati di superficie coperta a magazzino. Si tratta di reperti che coprono principalmente i settori cinematografico e televisivo, metalmeccanico, tessile, conciario, tipografico, oltre ad alcuni importanti cimeli dell'industria italiana. Tutto il materiale è inventariato, fotografato e consultabile su supporto informatico. Di notevole rilievo è anche il patrimonio di beni mobili pre-industriali (circa 1.000 reperti) facenti capo al Museo del ferro della Fondazione Civiltà Bresciana.

Inventari

La sezione è dedicata alla presentazione degli inventari degli oggetti che compongono le collezioni del Museo dell'Industria e del Lavoro di Brescia. Attualmente è consultabile l'inventario della sede centrale, curato dalla Fondazione Luigi Micheletti, proprietaria e depositaria della maggior parte dei reperti. Date le caratteristiche del museo progettato in Brescia Città (ex Tempini), che prevede una galleria dedicata al Novecento ed una al cinema, sono presenti reperti di per sè non riconducibili alla categoria dei musei dell'industria e del lavoro, e però utili a rappresentarne la storia politica e sociale nonché le trasformazioni sociali della vita quotidiana e dell'immaginario velocemente succedutesi nel corso del XX secolo.

La costruzione della scheda di inventario ha avuto come obiettivo di rendere disponibili all'utente le informazioni indispensabili per ogni reperto, curando particolarmente la sua riproduzione fotografica. Una finalità pratica perseguita senza sacrificare il rigore filologico.

È inoltre disponibile e visitabile un secondo inventario dedicato alle collezioni del Museo del Ferro di San Bartolomeo, costruito sulla base della scheda SIRBeC per i beni demoetnoantropologici (DBM).

Gli inventari sono disponibili online sul sito del Musil.

Gli inventari (sito Musil) »
Schedari

È noto che a tutt'oggi in Italia non esiste una scheda certificata per catalogare l'immenso e variegato patrimonio di beni culturali della civiltà industriale. Anche volendo restringere l'area al patrimonio storico-industriale o all'archeologia industriale, le differenze tipologiche enormi hanno costituito un serio ostacolo per costruire dei modelli di scheda validi, funzionanti e condivisibili.

La Fondazione Luigi Micheletti e il Museo dell'Industria e del Lavoro di Brescia, con altri soggetti operativi nel settore, stanno lavorando per trovare una soluzione equilibrata che non potrà discendere dall'alto e in astratto, ma dovrà tener conto delle singole esperienze. In tale prospettiva vengono pubblicate alcune schede di catalogo realizzate in via sperimentale.