Tutte in fotocopia, complessivamente una trentina di buste, provengono in massima parte dall'Archivio Centrale dello Stato di Roma e precisamente dai fondi: serie "I Guerra Mondiale"; Ministero dell'Interno: "Ufficio Riservato", "Ufficio Cifra", "Carte Salandra"; "Casellario Politico Centrale"; "Direzione Generale Pubblica Sicurezza, divisione Affari Generali Riservati e divisione Polizia Politica".
Tali carte sono state integrate con altre conservate presso l'Archivio di Stato di Brescia, fondi "Prefettura di Brescia", "Gabinetto di Prefettura di Brescia", "Corte d'Assise di Brescia" e dall'Istituto Gramsci di Roma.
Si tratta di documenti relativi alla fine dell'Ottocento e del secolo scorso, in particolare al ventennio fascista, alla repressione negli anni Trenta a Brescia e provincia: elenchi di aderenti a organizzazioni politiche, alla Camera del lavoro e ad altre associazioni bresciane; segnalazioni al prefetto e al Ministero dell'Interno di agitazioni operaie e di scioperi presso grandi aziende; relazioni riguardanti lo squadrismo fascista dell'inizio degli anni Venti; carte riguardanti segnalazioni e investigazioni della polizia nei confronti di comunisti locali (queste carte sono state in parte utilizzate per la realizzazione dei fascicoli personali nel fondo "Personaggi del Novecento bresciano", a cui si rimanda); segnalazioni di sequestro di stampa e propaganda clandestina socialista; relazioni informative e riservate inviate dalla polizia al questore e al prefetto di Brescia, ecc. Un secondo blocco di fotocopie suddiviso in quindici buste proveniente dalle stesse fonti sopra citate, alle quali però si aggiungono quelle di alcuni archivi privati, riguardano "l'avvento del fascismo a Brescia"; i documenti raccolti e classificati in base alla fonte di provenienza sono correlati da un indice delle principali materie individuate (agricoltura, banche, cattolici, industria, ordine pubblico, ecc.).