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08/11/2016 - Fondazione Luigi Micheletti
Luciano Gallino. Tra magistero scientifico e impegno politico
Seminario di studio
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Il Centro Studi Sereno Regis, il Centro Studi Piero Gobetti e la Fondazione Luigi Micheletti, in collaborazione con Giulio Einaudi Editore e Istituto di studi storici Gaetano Salvemini, organizzano un seminario aperto dal titolo "Luciano Gallino. Tra magistero scientifico e impegno politico".

L'incontro si terrà Martedì 8 novembre 2016 dalle ore 16:00 alle 19.30 presso la Sala Gabriella Poli del Centro Studi Sereno Regis (in Via Garibaldi 13 a Torino.


Programma

  • 16:00 Introduzione Centro Studi Sereno Regis, Enzo Ferrara
    Saluti Alberto Sinigaglia, Pier Paolo Poggio

Interventi

  • 16:20 Paola Borgna, Sergio Scamuzzi, Francesco Ciafaloni
  • 17.30 Walter Barberis, Paolo Maddalena
  • 18.20 Testimonianze: Paolo Ceri, Federico Bellono, Antonella Tarpino
  • A seguire Dibattito e conclusioni

Luciano Gallino (1927-2015), fra i fondatori della sociologia italiana, cominciò la sua attività a metà degli anni '50 alla Olivetti di Ivrea dove fu anche direttore del Servizio di ricerche sociologiche e studi sull'organizzazione. Fu, in seguito, ricercatore a Stanford, professore su incarico a Magistero e professore ordinario di Sociologia a Scienze della formazione a Torino. Negli ultimi decenni anni ha scritto opere importanti, critiche del sistema capitalistico e dell'ideologia neoliberale, in difesa dei diritti di cittadini e lavoratori contro il dominio della finanza. Le sue posizioni politiche e culturali nascevano dall'interno della disciplina in conseguenza della conoscenza approfondita del lavoro nell'industria e dei rapporti fra questa e il sistema finanziario. È importante recuperare le fila del pensiero di Luciano Gallino, che si intrecciano con il suo lavoro scientifico e culturale e riguardano i diritti di tutti noi come lavoratori, esseri umani liberi ed eguali, cittadini e soggetti di diritti anche sul lavoro, che non è una merce. I suoi libri rappresentano una struttura coerente di idee e proposte da cui i giovani, i nipoti potranno ripartire. "Dire ciò che è, rimane l'atto più rivoluzionario" è la citazione di Rosa Luxemburg che, con la dedica ai nipoti, apre il suo ultimo volume: Il denaro, il debito e la doppia crisi.